Itinerari misteriosi d'Italia

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Acciderba Marilù
icon11  view post Posted on 9/9/2005, 10:36




Grazie a CircoloPickwick, che ha segnalato il sito: www. popobawa.it, inserirò di volta in volta, gli Itinerari misteriosi d'Italia..

Buon viaggio..
 
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Acciderba Marilù
view post Posted on 9/9/2005, 10:37




Partiamo dalla regione di Super Simo..

EMILIA ROMAGNA

Carpi (Modena): Nel castello di Carpi appare il fantasma di una dama bianca, le cui prime testimonianze risalgono addirittura al 1531. Nel 1818 il custode del castello, un certo Saltini che la vide la descrisse come "una luce che si alzò da terra e, fatta una elevazione di cinque braccia, si perdette".
Ferrara: Il Duomo di San Giorgio, del 1130, fu costruito secondo geometrie alchemiche ed iniziatiche. Il Portale deriva da un cerchio con iscritto un pentagono.
Spilamberto (Modena): Nel castello vaga un fantasma identificato come "Filippo detto il diavolino", un prigioniero del Cinquecento la cui cella fu scoperta nel 1965: le pareti sono coperte dalle poesie satiriche e dai disegni tracciati da Filippo per sopportare la prigionia.
Grotte di Cavignano: Le grotte di Cavignano, località nei pressi di Rimini, sembra siano state scavate da una oscura congrega di "Frati Bianchi". Tali frati celebravano all'interno di questo grotte i loro riti cruenti e blasfemi. Un'altra diceria vuole che i cunicoli siano tutti comunicanti tra loro e che un passaggio sotterraneo ( che sboccherebbe vicino alla fontana di piazza Cavour) li colleghi alla città.
Il Castello di Montebello (Rimini): In questo bellissimo Castello, risalente al Medioevo, appare ogni 5 anni, nella notte del 21 giugno, il fantasma di una bambina chiamata "Azzurrina"
SORAGNA E IL SUO FANTASMA: Soragna è un piccolo paese della provincia di Parma immerso nel fascino della pianura padana, che vanta origini medievali. Ben presto, infatti, divenne Feudo Imperiale dei marchesi Lupi, poi Principato del Sacro Romano Impero dei Mieli Lupi. Il paesino è celebre per la rocca costruita nel 1385 dai marchesi Lupi, che appartiene tuttora ai discendenti divenuti principi Meli Lupi.
IL TEMPIO MALATESTIANO (Rimini): Costruzione prettamente rinascimentale racchiude in sé numerosi segni della più evoluta simbologia esoterica che raggiunge il proprio culmine nelle formelle scolpite da Agostino Duccio che decorano la “ Cappella dei Pianeti”.
Per tutte, citiamo il Bassorilievo di Marte, che, unendo un’alchimia di conoscenze d’Occidente e Oriente, risulta simmetrico a quello posto sul pilastro opposto di Venere per significare che la Coppia Marte – Venere rappresenta l’unione di due polarità opposte; guerra e amore, aggressione e desiderio, fuoco ed acqua.
Marte – Venere, supremi contrari, codificati dai pitagorici e facenti parte della Tavola esoterica tracciata su coppie di contrari nelle “ Meteidee” di Platone.
MODENA: Mistero della casa dalle 100 finestre
Nella pianura padana a pochi chilometri da Modena esiste una bellissima villa antica denominata anche " la casa dalle 100 finestre"; si racconta che una volta entrati nell'abitazione il tempo si ferma ed una volta tornati all'aperto ci si rende conto di averci passato delle ore senza averne avuto la consapevolezza.
La villa, secondo gli abitanti del luogo, sembra essere infestata dai fantasmi dei due figli del proprietario, morti in un incidente di macchina, Il padre li seppellì dietro la casa ed ancora oggi si sentono le voci ed i lamenti dei poveri infelici.
BOLOGNA: Nella città di Bologna nella Galleria G. Marconi, nel centro cittadino, si trova la seconda più grande Biblioteca del Paranormale d'Europa con quasi 14.000 volumi. Una raccolta iniziata da Ernesto Bozzano nel 1862, lasciata alla sua morte a Gastone De Boni.
 
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Acciderba Marilù
view post Posted on 9/9/2005, 13:39




Proseguiamo il nostro viaggio nella regione di DolceFra e zigomina..

LOMBARDIA

Brescia: Il Museo di S .Salvatore è ospitato in un edificio caratterizzato da molte fasi costruttive e che ha origini alto - medioevali
All'interno del Museo si trova una lapide che presenta curiose simbologie: la croce latina con contorni a triplo tratto con piccole sfere all'interno dei bracci, spirali, un albero della vita ad un segno intrecciato ad " otto"
Capo di Ponte (Brescia): Valcamonica - A Capo di Ponte in provincia di Brescia, si trova la Valcamonica che ha oltre 40.000 incisioni distribuite su 900 rocce. I segni più antichi risalgono a circa tremila anni prima di Cristo: vi sono raffigurazioni strane che qualcuno non esita a definire " gli spaziali." Si tratta, infatti, di uomini che sembrano indossare caschi con antenne e che reggono in mano strani oggetti dalla forma inusitata.
Dongo (Como): Una donna in armatura da guerriero attraversa a galoppo il paese nelle notti di tempesta.
Endine (Bergamo): Sul lago di Endine appare un fantasma luminoso che galleggia sull'acqua e scompare.
Mantova: La vigilia di Natale nel castello di Mantova appare il fantasma di Agnese Visconti, decapitata per adulterio nel 1390.
Sesto Calende (Va): Nella chiesetta di S.Donato di Scazola, si può osservare un gigantesco masso, che ricorda la testa di un falco. Questa pietra segnava un luogo che in tempi antichi era adibito alla celebrazione di riti pagani legati al culto della fertilità. Si celebravano cerimonie iniziatiche risalenti all'epoca preistorica, quando nella zona si stanziarono le tribù della cosidetta cultura di Galasecca.
Passo del Tonale (Bs): Anticamente era un luogo in cui le streghe della zona (Valle Camonica) si ritrovavano per svolgere i loro riti. Infatti durante il periodo dell'inquisizione qui vi furono numerose morti.Inoltre si dice che a volte si sentono come dei grossi massi rotolare giù per la montagna!
Trezzo d'Adda: Le rovine del maniero di Bernardo Visconti si trovano a Trezzo d'Adda. Secondo la tradizione, questo castello sarebbe infestato dallo spettro del suo antico proprietario che giocherebbe strani scherzi di turisti ignari.
Il Castello di Landriano (Pavia): IL Castello di Landriano e la zona circostante sembrano essere infestati dal fantasma di una donna che afferma di chiamarsi Janet. La cosa strana è che quando le persone si avvicinano a questa entità, la stessa si comporta con naturalezza e si presenta. Secondo alcuni studiosi del caso, sembra che Janet sia in grado di portare in uno stato di trance la gente ed assume man mano il completo controllo di tutti coloro che le si avvicinano.
Sembra che questa donna sia vissuta alla fine del 500 e sia stata posta al rogo perché accusata di stregoneria.
Da alcuni documenti trovati, sembra che la stessa sia stata giustiziata nella piazza del Castello e per tale motivo lei percorre tale luogo alla ricerca di pace che non riesce a trovare altrove.
Alcuni spettatori di tale fenomeno, hanno dichiarato di aver da prima udito una specie di canto e poi di aver visto man mano il fantasma materializzarsi!
MILANO: Nel Chiostro di Santa Rodegonda si aggira, dal XIV secolo, il fantasma di Bernarda, figlia naturale di Bernabò Visconti, murata vivo dal padre per aver commesso adulterio.
PAVIA: La Torre de Torti si trova a pochi chilometri da Pavia nell'antica zona denominata Cabea.
Nel 1920, sul ciglio del terrazzo fu ritrovata un'ara votiva di epoca celtica, ora conservata nei Musei Civici di Pavia.
Sempre nello stesso luogo, esiste un'antica cascina che incorpora i resti del Monastero medioevale di Santa Maria che - molti studiosi - ritengono un luogo di culto dei Templari.
Si narra che nel pozzo del monastero in questione furono ritrovati molti resti umani probabilmente appartenenti a degli infanti.
La tradizione vuole che certe sere, da una finestra dell'antico Monastero esca una palla di fuoco che percorre un ampio giro nei campi per andarsi infine a gettare nella roggia Castellana.
Nello stesso punto sembra che due antichi cavalieri dopo essersi sfidati a duello si uccisero l'uno con l'altro; molti abitanti del luogo affermano si vederli combattere tra loro e di udire il clangore delle loro armi, come se i due sventurati fossero condanni a ripetere nei secoli il triste episodio!
 
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Acciderba Marilù
view post Posted on 9/9/2005, 13:40




Ed ecco la regione della nostra "teteska ti Cermania": Betty Page

VENETO

Illasi (Verona): Allo scoccare della mezzanotte del 23 agosto, sul biliardo infestato del castello di Illasi si svolge una rumorosa partita fantasma.
Monte di Sotto: Presso il castello di Godego, in provincia di Treviso, si trovano una serie di costruzioni che avevano una funzione di difesa. Vengono chiamate " Motte" e molte di loro risultano allineate astronomicamente secondo schemi ben precisi.
Padova (provincia): Il Castello di Monselice, fu al centro, durante i secoli passati di numerose lotte per il suo possesso. Nel Castello si aggirerebbero gli spettri eterei di Avalda, l'amante di Ezzelino e di Jacopino da Carrara, signore di Monselice.
 
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Acciderba Marilù
view post Posted on 9/9/2005, 13:41




Dal Veneto, con una scopa volante ci rechiamo nella regione di.. non ci sono liguri qui!! sad.gif

LIGURIA

Chiavari: In Via Rivaroli, nel centro storico, si vede un porticato, composto da 3 pilastri di marmo bianco sormontati da una finestra bifora Uno di questi pilastri ha un capitello scolpito in modo inusuale. Vi è raffigurata una figura umana a mezzo busto, il cui volto è cancellato ma sulla cui fronte si nota una rosa di otto petali. Sembrerebbe che questi resti siano tutto ciò che rimane di una antica dimora filosofale appartenuta a un alchimista.

LA CARREGA DEL DIAVOLO e la Montagna del REOPASSO:Il Reopasso è indubbiamente la montagna più caratteristica della Valle Scrivia per le sue molteplici leggende che la rendono magica agli occhi di qualsiasi visitatore.
La vetta nord è stata denominata Carrega del Diavolo e si trova a quasi 957 metri di altezza!
Come abbiamo già detto, numerose sono le leggende create attorno ai personaggi che hanno legato la memoria della propria esistenza proprio a questa montagna.
Basti ricordare, Filippin il suicida, forse vissuto alla fine del medioevo la cui anima pare vagasse senza sosta sulla Carrega del Diavolo.
Anche alcuni abitanti del posto nel periodo ottocentesco, sembra abbiano giurato di aver spesso incontrato, la sera, tornando a casa, un cane dagli occhi roventi, come carboni accesi che fuggiva alla loro vista, mentre l'eco del suo lamento risuonava contro le pareti della montagna.
Un'altra anima vagante sembra essere quella di Rafaelin, un uomo vissuto tra i peggiori espedienti, che lasciò come ultima volontà quella di essere sepolto in un posto inaccessibile: venne accontentato facendone precipitare i resti in uno strapiombo.
Nel bosco di Bellomo, si racconta che un boscaiolo, di nome Ometto, abbia chiamato il diavolo in aiuto per risalire i ripidi sentieri con il suo pesante fardello di legna e si dice ancora che fantasmi, spiriti e fate si diano convegno nei valloni del Fobè.
Una notizia certa è che l'ultimo eremita di del Reopasso su sicuramente Pajarito, uno strano emigrante tornato, senza aver avuto fortuna, dall'America Latina, intorno agli anni venti.
Visse come un eremita nella capanna del Romito, mangiando quanto la natura gli offriva spontaneamente!
Morto alcuni anni fa, all'età di 83 anni, sembra che alcuni lo abbiano visto girare per la montagna alla ricerca di erbe preziose per la sua salute e cibo per il suo stomaco!
ARUALS

La Casa delle Anime di Voltri: A pochi chilometri da Voltri, sull'antica Via dei Giovi si trova la "Casa delle Anime" alla quale è legata una leggenda molto antica! Si narra, infatti, che questa palazzina di due piani anticamente fosse stata una locanda dove i viandanti si fermavano a riposare ed a far rifocillare i cavalli.
I proprietari della locanda avevano trovato una fonte molto redditizia da aggiungere ai proventi ricavati dalla loro ospitalità!
Sembra, infatti, che facessero soggiornare i viaggiatori più ricchi in stanze molto appartate dove di notte penetravano per ucciderli a scopo di rapina per poi gettare i loro cadaveri in un pozzo ben nascosto.
Dopo la seconda Guerra Mondiale, una famiglia spinta dalla miseria prese abitazione in questa palazzina malgrado circolassero strane voci circa una presunta infestazione all'interno della stessa.
Questi poveri inquilini vissero ore di terrore! Pentole che cadevano dalla credenza, bicchieri spostati nell'acquaio per arrivare, un giorno, ad un fatto che mise in serio pericolo la loro sanità mentale!
Improvvisamente, davanti ai loro occhi apparve una fanciulla vestita di bianco, che errava nei dintorni alla ricerca del proprio fidanzato, il quale era stato ospite della locanda senza più tornare a casa. Sembra, inoltre, che la povera giovane ancora vaghi senza staccarsi da lì e che interroghi chiunque incontri sul suo camino, per poi sparire lasciando un profumo di rose!
- Laura Scafati -

GENOVA: LA CHIESA DI SAN BARTOLOMEO DEGLI ARMENI
A Genova, nella Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni, dei Padri Barnabiti, vi è uno fra i più significativi documenti archeologici: Il Volto Santo" di Gesù.
Secondo una tradizione che risale al terzo secolo, nel tempo in cui Gesù percorreva, predicando, la Palestina, la Sua fama di " guaritore miracoloso" giunse fino a Abgar, re di Edessa.
Questi, colpito dalla lebbra, si convinse che l'unica speranza di guarigione era riposta nella figura di Gesù.
Per questo mandò in Palestina degli ambasciatori per convincere " il guaritore" a recarsi in Siria presso di lui.
Di tale comitiva faceva parte Anania, un abile pittore che aveva ricevuto l'ordine di raffigurare il volto di Gesù, se questi si fosse rifiutato di recarsi ad Edessa.
Giunto in Palestina, Anenia ebbe la fortuna di incontrare il Salvatore sulle sponde del lago di Genezareth mentre predicava alla folla; ebbe così la possibilità di comunicare il desiderio del re Abgar ma Gesù rispose che non poteva lasciare il suo popolo e che solo la fede avrebbe potuto operare il miracolo della guarigione!
Anania, allora decise di pitturare il Volto di Gesù; ma dopo molti tentativi si rese conto che la cosa era veramente impossibile.
Gesù, allora, si avvicinò e dopo aver lavato il viso e le mani, accostò la tela al suo volto in modo che vi aderisse perfettamente e poi la restituì al pittore lasciando impressi i Suoi lineamenti.
Tornato in patria, Anania spiegò davanti a tutta la corte quella preziosa tela ed Abgar rimase come abbagliato dalla luce che quel volto emanava ed immediatamente guarì.
Il re allora si convertì al Cristianesimo ed all'ingresso della città di Edessa espose il Sacro Volto di Gesù.
Il culto continuò per tutto il periodo che Abgar regnò.
All'inizio del secondo secolo le cose cominciarono a cambiare, nel trono, infatti, salì un nipote del re, idolatra ed anticristiano e quel volto fu sottratto al vilipendio dai fedeli che vi costruirono davanti un muro dopo aver lasciato all'interno anche una lanterna accesa.
Per quasi 400 anni il dipinto rimase nascosto finchè l'imperatore Costantino fece trionfare la religione cristiana anche in Siria.
Nel 1545, Cosroe, re di Persia, cinse d'assedio Edessa ed Eulaio, Vescovo di questa città, rimosse la muratura e sollevata l'immagine verso gli assedianti supplicò Dio di disperderli.
Edessa fu, così, risparmiata e la fama miracolosa del Santo Volto si diffuse ampiamente.
L'immagine di Cristo rimase ad Edessa fino al 944, anno nel quale l'imperatore romano Lecapeno riuscì a riscattarlo dagli Arabi in cambio di prigionieri e di una cospicua somma di denaro.
Per molti secoli il Santo Volto rimase a Costantinopoli finchè nel 1362 Giovanni V, paleologo, lo donò al capitano genovese Leonardo Montalto il quale - divenuto doge di Genova - volle donare tale reliquia alla Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni.
Come altre immagini che la tradizione considera archetipiche, anche il Santo Volto di Genova presenta delle particolarità: al tatto, infatti, si presenta notevolmente liscia come un'immagine stampata e non lascia trapelare zone di pennello o zone di colore più marcato.
Una stranezza si rileva anche nella figura e cioè la tripartizione della barba del Volto di Gesù, cosa rarissima nella iconografia.
 
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Acciderba Marilù
view post Posted on 9/9/2005, 13:42




Oggi visiteremo la regione di g0l3m e krapp..
Alatiel, è pure tua?

TOSCANA

Coltibuono (Siena): Il 19 gennaio di ogni anno nel monastero abbandonato di Coltibuono si può vedere una processione di monaci fantasma e sentirli cantare nella chiesa diroccata.
Cosona (Siena): Il paese di Cosona è infestato dal fantasma di un certo Mazzi che un secolo fa vi possedeva una fattoria. Gli ultimi avvistamenti risalgono agli anni Cinquanta.
Crevole (Siena): Nel castello si sentono i rumori e le grida della battaglia durante la quale, nel 1556, fu distrutto.
Lari (Pisa): Il 16 novembre, nel castello di Lari appare il fantasma di un suicida che vi si impiccò nel 1926.
Livorno: Sulla facciata del Santuario di Montenero spiccano antichi simboli esoterici, come il serpente che si morde la coda.
Montesiepi (Siena): Paese situato a pochi chilometri da Siena. Qui un santo d'epoca medioevale, Galgano Guidotti, conficcò in una roccia la sua spada di ex cavaliere. In seguito convertito fondò un ordine monastico francescano.
Poppi (Arezzo): Sul piazzale del castello sono stati visti, o uditi, duellanti medievali.
Sorci (Arezzo): Il 6 settembre, ogni cinquant'anni, il fantasma senza testa del condottiero di ventura Baldaccio d'Anghiari compare nel castello di Sorci.
BAGNI DI LUCCA Loc. Ponte a Serraglio: LA CASINA DELLE FATE
La Casina delle Fate è ormai una costruzione fatiscente e disabitata a causa delle strane vicende succedutesi negli anni a tutti coloro che vi hanno preso dimora.
Il nome deriva dal fatto che è un'abitazione di piccole dimensioni: suddivisa su due piani e con stanze piccole ma accoglienti. Non lasciatevi, tuttavia, trarre in inganno dal nome fiabesco poiché all'interno della Casina sono accaduti fatti veramente misteriosi
Si dice che un tempo fosse stata abitata da una bellissima ragazza che morì a soli venti anni di un male rimasto, ancor oggi, sconosciuto.Gli abitanti del luogo affermano di vederla spesso affacciata ad una finestra dell'abitazione, mentre guarda lontano con un'espressione cupa e minacciosa. Alcuni, dichiarano che la maledizione che grava sulla Casina delle Rose sia opera di questa giovane che, ancora, non trova pace!La cosa certa è che ogni famiglia che vi ha abitato è rimasta vittima di strani fenomeni quali: le luci che si abbassavano inspiegabilmente ad una certa ora della sera, pur non essendoci cali di tensione elettrica. Nelle stanze da basso, sulla scala che conduceva al piano superiore e soprattutto nella stanza appartenuta un tempo alla ragazza, si potevano sentire lievi sospiri e lamenti improvvisi da far accapponare la pelle! Nella camera da letto, come venivano spente le luci, iniziava a ticchettare un infernale orologio, che smetteva appena si accendevano le luci. Ma il fenomeno più terribile si è riscontrato quando la casa veniva abitata da giovani; questi al compimento del ventesimo anno di età, morivano di morte improvvisa!

FIRENZE: Il giardino Torrigiani, sito in Firenze a sud della città, ha all'interno il disegno di un itinerario iniziatico e simbolico in cui si riflette il pensiero esoterico del suo commitente, il Marchese Pietro Terrigiani e del suo architetto Luigi Combray Digny, entrambi legati da una stretta comunanza di idee e di ideali come Fratelli della prima Loggia massonica " Napoleone" sorta a Firenze nel 1800. Indicativo è il fatto che segnare il primitivo ingresso era una statua di Osiride, dio egizio della morte e della resurrezione. Il percorso esoterico si snodava fra una serie di episodi - purtroppo in gran parte scomparsi - Nella Torre neo-gotica, che sovrasta dall'alto il giardino, si conclude il percorso iniziatico. Sulla sommità, una stanza è destinata allo studio degli astri e delle costellazioni. Nella parte opposta del giardino, due sfingi di marmo sorvegliano l'attuale ingresso su via dei Serragli.

PISA : PIAZZALE DEI MIRACOLI" La farina del diavolo va sempre in crusca" dice un vecchio proverbio pisano che forse si riferisce anche ai monumenti di "Piazzale dei Miracoli" edificati con il bottino di una razzia contro gli infedeli saraceni!
Nello smagliante prato verde spiccano il Duomo, il Battistero, il Camposanto e la Torre pendente nel loro prezioso marmo lavorato ormai diventato color dell'avorio antico.
Moltissimi anni sono passati dalla sua costruzione ma le stranezze cominciano proprio dalla sua biografia, nonostante una lapide che indica come data inizio lavori con le idi di agosto del 1174.
Quando la Torre fu iniziata, Pisa era la regina del Tirreno ed il terrore dei Saraceni, finchè la repubblica marinara non fu sconfitta da Genova nella battaglia della Meloria.
La Torre è alta metri 56,705 e pesa oltre 14.000 tonnellate.
Per salire alla sommità ci sono 294 scalini in spirale a chiocciola; la Torre continua a pendere sempre di più, quasi un millimetro all'anno ed inoltre alcune osservazioni parlano anche di un movimento rotatorio.
Naturalmente, c'è ancora chi sostiene che la Torre fu costruita pendente proprio per differenziarla da ogni altra e fa ancora il nome di quel fantomatico Guglielmo d'Innsbruck - venuto da una città che ancora non era stata fondata - e che, essendo gobbo, volle costruirla a sua immagine e somiglianza!
Ma avvolti da mistero sono anche gli altri monumenti del Piazzale dei Miracoli: nel " Duomo" si trova il tesoro ed è costituito da reliquari preziosi, codici miniati , stoffe antiche ed una stupenda statua d'avorio dal valore inestimabile.
Sotto la cupola c'è il lampadario di bronzo che con le sue oscillazioni si dice abbia svelato a Galileo Galilei la nota legge sul moto del pendolo.
Però storicamente la lampada fu installata nel 1587, cioè sei anni dopo la scoperta di Galileo. Sulla parete esterna ci sono le unghiate del diavolo: solo il maligno poteva incidere con le dita quella dura pietra! E i numerosi segni, per chi li conta dall'alto verso il basso o viceversa, diabolicamente non danno mai lo stesso numero.
L'architrave della porta principale del Battistero è costituita da un frammento di marmo di provenienza da qualcuno dei templi pagani della zona, perché i pisani, corsari in mare e predoni in terra, razziavano quel che potevano e poi costruivano con i bottini delle razzie i loro monumenti.
E non si salva neppure il Camposanto: secondo una leggenda, l'allora vescovo di Pisa Ubaldo dè Lanfranchi vi avrebbe portato dalla Palestina un po' di terra del Golgota, dove Gesù finì la Sua vita terrena.

BIBBONA: Bibbona (Li), il nome deriva probabilmente da Via Buona, ovvero zona di passaggio dei pellegrini per la Terra Santa. L'intero paese risente quindi dell'influenza Templare, Siena e Volterra distano poche decine di km ed erano le due commanderie più famose, a S. Gimignano, meno di 50 km ne esiste una magione tuttora attiva, poco fuori del paese c'è un podere, podere S.Giovanni, che sorge dove anticamente c'era un ospedale Templare, struttura caratterizzata da due teste umane scolpite nel muro portante risalenti al XIII/XIV secolo. Da qui in meno di un'ora è possibile raggiungere S. Galgano e la sua chiesa sconsacrata che ospita uno dei miti di re Artù, la spada nella Roccia, solo che qui il tutto è avvenuto circa 100 anni prima.
All' ingresso del piccolo borgo troviamo la chiesetta di S. Maria della Pietà, costruita a croce greca rinascimentale che ci accoglie, sul portale principale, con la scritta "Terribilis est locus iste ets", stessa frase che troviamo in una piccola chiesa nel cuore della Provenza, precisamente a Rennes-Le-Chateau.
Altra curiosità all'interno della chiesa è custodito il cippo di indicazione stradale più vecchio conosciuto in Italia che risale all'impero romano, ma l'attenzione su questa chiesa è attratta da altri particolari, sugli architravi delle altre porte troviamo altre scritte "Hanc est Domus Dei porta coeli" ("questa è la casa di Dio e la porta dei Cieli") e "Domus est pietatis et gratie" ("è casa di pietà e grazia"), tutte le scritte sono prese dal medesimo passo della Bibbia, Genesi 28,17, il risveglio di Giacobbe, e già si inizia a parlare di "risvegli"…
Torniamo alla prima frase "questo è un luogo terribile", l'edificio è sorto sopra un'edicola che conteneva l'immagine di una Madonna che faceva miracoli, immagine da secoli venerata e che resta quindi difficile pensare come un luogo terribile.
Altra caratteristica risiede nella pianta che ricalca fedelmente e proporzionalmente la chiesa del Santo Sepolcro in Gerusalemme, in questo caso al centro troviamo la tomba di un misterioso Cavaliere del Tau. I progettisti furono Ranieri Tripalle e Vittorio Ghiberti, legati a Leonardo Da Vinci, che se lo analizziamo come Gran Maestro del Priorato di Sion possiamo forse farci un'idea di come tutte le ipotesi possano concatenarsi.
Se poi mossi da curiosità turistica ci addentriamo nel borgo troviamo l'Arco di Bacco che risale circa al 1300, che porta scolpiti una serie di simboli esoterici quali una Spiga che reca incisa una croce patente nella corolla, altro simbolo usato dai Templari, il tutto racchiuso in un cerchio dentellato.
Certo è che questo piccolo borgo, oggi conosciuto solo come zona turistica, in passato è stato importante centro dell'Ordine Templare, e comunque, soprattutto se guardiamo la pianta storica del paese la chiesa era una sorta di sentinella che ammoniva Questo è un luogo terribile. Perché? E poi quale significato ha la parola Ets che segue tutte le frasi poste a guardia delle altre porte e che sino ad ora nessuno ha mai saputo dare un significato concreto e plausibile?
Sorridendo mi viene in mente uno slogan pubblicitario con cui negli anni settanta venne promossa come meta turistica la cittadina: "Bibbona: un mondo a parte."… (Fonte: rivista "GRAAL" edizioni HERA
articolo: "Itinerari del Graal nella Toscana Occidentale" pubblicato sul n. 3 - Maggio Giugno 2003
di Alberto Cavazzoli)


LUNIGIANA:
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IL CASTELLO DI TRESCHIETTO: Molte storie circolano, in questo paese, circa i passatempi crudeli scelti da molti signori del posto, che amavano animare le loro notti dando vita ad orge che alcune volte terminavano con il sacrificio delle giovani prescelte.Sembra che le anime di queste giovani vaghino ancora oggi nei posti dove sono state uccise ed i loro spettri irrequieti continuano a lamentarsi passando fra i ruderi del Castello di Treschietto.
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Iera
Iera, un'altra cittadina della Lunigiana è famosa per una leggenda che raccontano gli abitanti dei luoghi. Il protagonista è una marchesa della famiglia Malaspina il quale costringeva le giovani più belle del paese a ballare nude fino all'alba.
Naturalmente, i genitori delle ragazze si opponevano a tale situazione, pertanto il Marchese li faceva uccidere e sotterrava i loro corpi in una fossa comune.
Gli abitanti del posto raccontano che presso la cappella di San Biagio si possono sentire, nelle notti d'inverno, i lamenti degli uomini assassinati così brutalmente.
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IL CASTELLO DI FOSDINOVO
Tra i fantasmi in azione, nelle storie raccolte un po' in tutti i paesi della Lunigiana, il più famoso di tutti è quello della giovane marchesa Malaspina di Fosdinovo.
Un'apparizione che, periodicamente, ancora oggi smuove troupe televisive alla ricerca di scoop.
La giovane si era innamorata di uno stalliere, fatto riprovevole per i genitori, pertanto il padre, per far espiare la figlia, decide di isolarla imprigionandola in una stanza del castello priva di porte e di finestre, con un cane ed un cinghiale.
Dopo qualche anno di stenti, la marchesina muore. Ma nelle notti di luna piena, lo spirito della fanciulla vaga per il castello con una veste bianca ed i lunghissimi capelli biondi sciolti sulle spalle.
Nel corso dei lavori di restauro del castello, stando a quanto raccontava una cicerone in gonnella, sarebbero stati trovati i poveri resti: ossa ammucchiate assieme a quelle del suo fedele cane.
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I FANTASMI A CAPRIGLIOLA
Caprigliola, nella Lunigiana, è famosa per una villa che sembra sia popolata da fantasmi.
La villa in questione, fu abitata in tempi lontani da personaggi molto noti, che organizzavano feste e serate rimaste memorabili.
Alcuni abitanti della zona dicono di aver visto una fanciulla bellissima con indosso un abito bianco da sera mentre scende la scalinata della villa in questione al suono di una melodia magica suonata da un violinista invisibile!
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IL PAESE DI MAGLIANO IN GARFAGNANA
Ai piedi del paese di Magliano, in Garfagnana. sul lato sinistro della breve valle, fra castagni secolari dai tronchi spellati dai fulmini, in passato c'era una sorgente d'acqua freschissima chiamata la fonte di Masceta.La storia racconta che in una notte di luna piena, un abitante del luogo si avvicinò alla fontana in questione ed improvvisamente si trovò di fronte ad un vero e proprio Sabba organizzato da streghe bellissimi davanti ad un fuoco dove bruciavano strane erbe. Le streghe alla vista dell'estraneo gli si avventarono contro per ucciderlo ma lui riuscì a salvarsi grazie ad un rudimentale Crocefisso di legno.Da allora, dopo il tramonto, chi si recava alla fonte portava con sé un piccolo rosario o un altro segno di fede.
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IL PAESE DI MALGRATE
Una strana leggenda circola tra gli abitanti di Malgrate ed ha per protagonista una contadina che, secondo alcuni, sembra sia morta due volte!
Questa donna, rimasta in casa da sola, mentre mangiava rimase strozzata da una parte del cibo che non era riuscita ad inghiottire; i familiari, tornati nell'abitazione si rendono conto che ormai non c'è più nulla da fare e decidono di chiuderla in una cassa di legno e di portarla nel Cimitero del paese in attesa dei funerali.
L'indomani, tornati a visitarla si accorgono che il coperchio della bara era stato forzato, lo alzano e si trovano di fronte la morta con gli occhi sbarrati,il volto contratto in una smorfia di dolore e tutte le mani insanguinate.
La contadina, infatti, era riuscita ad espellere il cibo ed aveva ripreso a respirare ma nel trovarsi chiusa in una bara era nuovamente morta di crepacuore.
Alcuni raccontano di averla vista vagare nel Cimitero mentre tiene le mani rivolte verso l'alto come se cercasse ancora di aprire il coperchio che l'aveva rinchiusa nella bara!
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A Monte Lama un Paese di maghi
Nel territorio di Zeri c'è un borgo ormai con pochi abitanti denominato Monte Lama. Un tempo, questo posto era famoso per aver dato i natali a persone capaci di compiere incredibili stregonerie, come quella di trasformare gli uomini in animali. Molte sono le storie che si narrano in proposito, non si può certo affermare o meno la loro veridicità ma sicuramente il paese in questione racchiude intorno a sé un'atmosfera magica!
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IL PONTE DEI RUMORI A PONTREMOLI
Sulla strada che da Pontremoli porta allo Zerasco c'è un ponte sopra un profondo canale. Lo chiamano ponte dei rumori poiché, stando alla tradizione, in quel canale è stato gettato il corpo di un indemoniato che, anche da morto, continuava ad agitarsi e a gridare. Sembra che ancora oggi si possano udire rumori di catene ed urla bestiali!
 
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Acciderba Marilù
view post Posted on 9/9/2005, 13:44




Oggi facciamo un breve salto nella regione di Irene..

UMBRIA

Dunarobba : Vi si trova una foresta pietrificata i cui tronchi appaiono curiosamente inclinati nella stessa direzione e distanziati in maniera così regolare da sembrare piantati artificialmente.
 
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Acciderba Marilù
view post Posted on 9/9/2005, 13:45




Siori e siore, benvenuti nella regione degli svitati del Forum: sjadal, claudioblu, Hotepibre!!

LAZIO

Anagni: Cattedrale - In questa cattedrale il 29 settembre 1227, Gregorio IX pronunciò la scomunica contro Federico II, il quale si trovava in Palermo. Il mistero è la chiave di lettura di questo luogo, uno dei siti più magici del mondo, dove è possibile riscoprire le trasmissioni alchemiche del piombo in oro poste sulla facciata del Palazzo Barnokw e la Croce angelica disegnata da Tommaso d'Aquino nel suo convento.
Bomarzo (VT): Il celebre parco di Bomarzo, vicino Viterbo, è un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale. In questo luogo suggestivo, fatto costruire da Vicino Orsini nel XVI secolo, troviamo monumenti che raffigurano animali mostruosi e mitologici densi di una simbologia ancora tutta da chiarire. Vi sono architetture impossibili come la casa inclinata e statue enigmatiche che rappresentano forse le tappe di un itinerario di matrice alchimica.
Fumone (Frosinone): Nella Rocca, antico carcere papale, si sentono i lamenti degli antichi prigionieri e i passi di un fantasma, forse quello di Emilia Caetani Longhi, che nel secolo scorso fece imbalsamare il cadavere del figlioletto morto a cinque anni.
Montecelio di Guidonia (Rm): Nel palazzo conosciuto come casale di Marco Simone, a Montecelio, vicino a Roma, viveva nel 700 la Marchesa Alfonsina Nocera. Era una donna bella e lasciva, dedita ai piaceri più sfrenati della vita. Amava essere corteggiata e circuire gli uomini con il suo sottile fascino di nobildonna. Oggi, dopo oltre due secoli non ha ancora perso il vizio di sedurre coloro che hanno la ventura di incontrarla……..sotto forma di spettro si intende!
Orte (Viterbo): La notte di San Silvestro, sopra le mura di Orte compare uno spettro bianco localmente noto come il Vescovo.
Ariccia (Rm): Prima di entrare nel Comune di Ariccia si incontra la "salita stregata", ovvero una salita in discesa. Questa strada, infatti, per un curioso effetto ottico, o effetto magnetico, dà l'impressione che qualsiasi oggetto lanciato verso il basso salga verso l'alto. :o

ALATRI

ROMA

Edited by Acciderba Marilù - 9/9/2005, 21:37
 
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marx878
view post Posted on 1/7/2010, 15:23




scusa....forse pretendo troppo ma non è ke hai qlche disegno del bosco di bomarzo....piante planimetrie illustraziono foto aeree qualsiasi cosa......?!!!un saluto...
 
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junglee
view post Posted on 16/8/2010, 19:36




ciao sono molto incuriosito dal racconto della casa delle fate essendo un abitante del luogo,è piu' di una settimana che settaccio la zona credevo di averla trovata..ma ho dovuto fare un passo indietro ,le informazioni a riguardo sono scarsissime e quindi devo andare a fantasia e intuizione non è per caso che puoi darmi qualche informazione in piu'.leggendo un forum dovrebbe esserci una piant e una foto. con l'occasione faccio i miei piu' cordiali saluti. andrea
 
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9 replies since 9/9/2005, 10:36   7033 views
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