Nobel per la letteratura a, Doris Lessing

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Mariam
view post Posted on 12/10/2007, 09:23




NOBEL PER LA LETTERATURA A DORIS LESSING
ROMA - Il Nobel per la letteratura è stato assegnato quest'anno alla scrittrice Doris Lessing. E' stata premiata dall'Accademia svedese con questa motivazione: "Questa cantrice dell'esperienza femminile, che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa".

La scrittrice inglese, è nata nel 1919 a Kermanshah in Iran ed ha dunque 88 anni. Fino al 1949 è vissuta in Rhodhesia; dopo il divorzio dal secondo marito si è trasferita da sola con i figli a Londra. Dall'ambiente africano ha tratto gran parte dei temi fondamentali della sua narrativa.

Tra le sue opere maggiori 'I Figli della violenza', ciclo di 5 opere, tra cui 'Martha Quest' che narra la storia dell'emancipazione della protagonista e della sua ricerca di identità.

Seguono poi 'Il taccuino d'oro' che registra le inquietudini culturali degli anni '60, 'L'estate prima del buio (1963), 'Le memorie di un sopravvissuto' del 1974 e 'La brava terrorista' del 1985. E' stata autrice anche di commedie, di racconti ('Storie africané) e di un ciclo di romanzi fantascientifici Canopo in Argo. In Italia è stata pubblicata prevalentemente da Feltrinelli.

Il terrorismo, l' 11 settembre, la politica estera di Bush, i movimenti per la pace, la situazione disastrosa dello Zimbabwe dove è cresciuta. Ma anche il significato più profondo di vecchiaia e giovinezza, il potere liberatorio della risata, e il femminismo e la difesa del maschio vilipeso e insultato: Doris Lessing, premiata oggi con il Nobel per la Letteratura, è una di quelle scrittrici che non si sono mai sottratte ai giudizi, anche drastici e impegnativi. "Non credo che il cow-boy Bush libererà il mondo dal terrorismo" ha avuto occasione di dire parlando della guerra in Iraq. Sono state "isteriche", a suo parere, le reazioni americane all' 11 settembre e domandandosi il perché di tali reazioni: "in fondo gli americani sono nati dalla guerra e hanno avuto un conflitto civile violentissimo".

DA BUSH AL FEMMINISMO, MAI NEUTRALE
Quanto ai grandi movimenti Lessing, dimostrando di avere più fiducia nell'individuo che nelle grandi organizzazioni, ha detto di non crederci più: "credo all'impegno di breve periodo di piccoli gruppi su temi specifici. I movimenti per la pace, la guerra, contro gli armamenti, semplicemente non funzionano. E' una leggenda che io sia una specie di Giovanna D'Arco. Quando rifletto sul passato, oggi non vedo i grandi imperi e i dittatori, ma solo i piccoli individui, e le cose straordinarie che sanno realizzare". A più riprese la scrittrice ha condannato la situazione tragica dello Zimbabwe dove ha vissuto tra i cinque e i 30 anni quando si chiamava Rhodesia del sud, ed anche la corruzione del regime di Robert Mugabe: "é un disastro, in Zimbabwe sta morendo un'intera generazione di Aids ho amici che ogni settimana partecipano ad un funerale".

"Donna cinica" come si definisce, la oggi ottantottenne Lessing ha sempre parlato della vecchiaia con distacco: "vantaggi - ha detto - non ne ha nessuno. L'invecchiamento è una questione di aspettative degli altri nei nostri confronti. In Pakistan nel 1986 ho incontrato donne che potevano essere mie figlie e che avevano l'aspetto di trisavole perché la società si aspettava questo. Ora ci si aspetta che non si invecchi mai. Il vero momento in cui si invecchia è quando si tirano i remi in barca". Vecchio, ha avuto occasione di dire, significa "stupido e incapace. C'e sempre qualcuno da condannare o da ghettizzare. Come specie siamo ancora molto tribali: noi siamo buoni, gli altri cattivi". Le hanno chiesto del sesso fra donne mature e giovani ragazzi, come accade nel suo romanzo Le nonne: "in America - ha risposto - si è parlato addirittura di incesto di cui non c'é traccia nel mio libro. La cosa che mi sembra più interessante invece è che molte donne italiane hanno deciso di non avere più figli. Una volta Kurt Vonnegut diceva che la ragione per cui le donne non volevano più figli é che erano stanche di vederseli portare via dalla guerra. Che sia ancora così?".

Secondo la Lessing, che pure è diventata un'icona del movimento femminista con libri come The Grass is Singing e The Golden Notebook, gli uomini sono "continuamente vilipesi ed insultati" dalle donne, continuamente colpevolizzati per i crimini commessi dal loro sesso. "Sono sempre più sconcertata dall'ormai automatico disprezzo nei confronti degli uomini, diventato parte della nostra cultura senza che nessuno si lamenti", ha detto. Secondo la scrittrice, molto è stato ottenuto grazie al movimento femminista ed ora le donne godono di una relativa uguaglianza con gli uomini, soprattutto in termini di paga e di lavoro, anche se, a suo parere, per raggiungere la vera parità dei sessi si deve risolvere il problema della cura dei figli, che resta a tutt'oggi relegato al ruolo materno.

Dunque le donne si dovrebbero concentrare sul cambiamento di quelle leggi obsolete che le riguardano, invece di disperdere "molte energie" in insulti inutili a danno dei maschi. In un un mondo in cui i media stanno abituando tutti a livelli altissimi di violenza, in una sorta di silenzioso lavaggio del cervello, la ricetta di Lessing è di affidarsi alla risata: "la risata è qualcosa di molto potente e solo le persone civili, le persone libere ed emancipate, sanno ridere di se stesse". Ma è soprattutto dalla letteratura e dalla storia che per Lessing ciascuno di noi dovrebbe imparare come essere un cittadino ed un essere umano, avendo il coraggio di esprimere opinioni che si discostano da quelle della massa.

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